Seconda parte dedicata ai testi selezionati da Bern Dibner per il suo libro Heralds of Science, pubblicato nel 1955, scelti tra quelli a disposizione all’epoca alla Burndy Library di Norwalk, Connecticut.
(Per maggiori dettagli vi rimandiamo all’introduzione della prima parte:
https://www.scienzaestoria.it/bern-dibner-e-gli-araldi-della-scienza-parte-1-astronomia/ )
LA BOTANICA GRECA
Dimostrando spirito di osservazione fuori dal comune, Teofrasto, discepolo di Aristotele e suo successore nella direzione del Liceo, nonostante la mancanza di un appropriato linguaggio scientifico, elaborò una descrizione della formazione delle piante a partire dai semi che rimase la migliore per 2000 anni. Qui tradotta dall’umanista bizantino Teodoro Gaza e riveduta dall’accademico italiano Giorgio Merula.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)
UN CELEBRE ERBARIO
Probabilmente l’erbario più celebre di sempre, corredato da oltre 500 incisioni a piena pagina, nella cui introduzione troviamo il primo vocabolario di termini botanici. In questo libro vengono introdotte molte delle nuove piante provenienti dall’America.
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LA CLASSIFICAZIONE DELLE PIANTE
Per arrivare alla forma finale del Linneo, passando per Jung e Ray, la nomenclatura e la catalogazione del mondo vegetale passarono per molti tentativi, dei quali pochissimi sopravvissero, tra questi quello del botanico, medico e fisiologo Andrea Cesalpino, che si basava su una catalogazione secondo i fiori e i frutti.
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IL SESSO NELLE PIANTE
Ci ricordiamo tutti quando a scuola ci hanno insegnato le varie parti che compongono un fiore. A Grew dobbiamo molto di quello che ci hanno insegnato. Convinto che il fiore contenesse gli organi sessuali delle piante, fu lui a distinguere stami, pistilli, calice, ecc., e a realizzare che le antere spargono il polline. Nelle tavole a corredo, bisogna evidenziare la presenza di diverse sezioni microscopiche.
10 anni dopo furono pubblicate ulteriori indagini in The Anatomy of Plants, contenente anche dettagli sull’anatomia delle radici, dei tronchi, delle foglie.
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LA CRESCITA DELLE PIANTE
Il Malpighi può essere considerato il fondatore dell’anatomia microscopica. Innovò la medicina usando per primo il microscopio per studiare in modo sistematico le strutture di piante e animali. In questo testo si è avventurato nella comprensione di come le piante crescano e riconobbe la formazione degli anelli nel legno. Nell’appendice si trova anche la prima descrizione microscopica dello sviluppo dell’embrione di un pulcino.
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LA NOMENCLATURA BINOMIALE
Vivace critico della filosofia naturale aristotelica, si sforzò di fondare la scienza su una nuova logica legata ai metodi matematici; temendo accuse di eresia, non pubblicò nulla durante la sua vita e occorse un secolo prima di vedere una pubblicazione dei suoi appunti di ricerca. Molta nomenclatura botanica attuale la si deve a lui, come la classificazione binomiale (nome generico e aggettivo descrittivo).
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BOTANICA SCIENTIFICA INGLESE
Quasi 18 mila piante descritte secondo il nuovo sistema evoluto dal Ray. Un autentico manuale della conoscenza botanica del XVI secolo. Considerato il ponte di collegamento tra i naturalisti umanisti e il Linneo.
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L’IMPOLLINAZIONE
Inizialmente apparso a Tubinga nel 1694, questo documento annuncia la prova sperimentale di quali siano gli organi maschili e quali quelli femminili nella fioritura delle piante e che lo sviluppo dei semi non possa avvenire senza l’aggiunta del polline.
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NUTRIZIONE DELLE PIANTE
Grazie a Hales sappiamo che non solo gli animali respirano. Autentico pioniere nello studio dei gas, con i suoi numerosi esperimenti dimostrò la dipendenza delle piante dall’aria. Studiò il movimento della linfa nelle piante, ne misurò l’assorbimento d’acqua e provò che qualcosa veniva assorbito anche dall’aria circostante. Fu anche il primo a misurare pressione e velocità del sangue nelle vene e nelle arterie degli animali.
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LA BIOLOGIA CLASSIFICATA
Nel suo sforzo nella ricerca di un ordine chiaro nella classificazione degi esseri viventi nell’ambito di una nomenclatura all’epoca ancora caotica, Linneo fornì un riferimento ancora in uso assegnando a piante e animali posizioni specifiche in sequenze di classi, ordini, generi e specie.
(Google Books/Michigan University)
GLI AGENTI IMPOLLINANTI
L’identificazione di agenti impollinanti come vento, insetti o uccelli e l’ibridazione delle specie quando il polline di una veniva usato per fecondare i fiori di un’altra, ulteriore prova del carattere sessuale delle parti del fiore.
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LA SCOPERTA DELLA FOTOSINTESI
La scoperta della fotosintesi equivale alla scoperta dell’importanza della relazione piante-animali-ambiente, il processo che “mantiene l’equilibrio dell’economia della vita, nella quale gli animali dipendono dalle piante, e le piante dalla respirazione animale e dalla decomposizione”. A Ingenhousz, medico, si deve anche la diffusione della vaccinazione antivaiolosa in gran parte d’Europa.
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LA FECONDAZIONE DEI FIORI TRAMITE GLI INSETTI
In questi volumi corredati di splendide tavole con dettagliate e bellissime immagini, Sprengel osserva come colori, forme, profumo e nettare dei fiori conducano gli insetti verso il polline.
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LA CELLULA DI BASE
Assieme a Schwann, fondatore della teoria cellulare, applicandosi con avidità allo studio al microscopio concluse che le cellule sono i “mattoni” che compongono gli organismi viventi.
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IL PROTOPLASMA
Indagando con microscopi e tecniche che miglioravano col tempo, Hugo von Mohl usò per primo la parola “protoplasma”, per definire il materiale mucillaginoso all’interno di una cellula di una pianta. Termine che evolverà fino a connotare una sostanza vivente.
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L’EVOLUZIONE ORGANICA
Naturalista durante le esplorazioni di Sir James Ross in Antartide, Nuova Zelanda e Tasmania, si applicò a uno studio sistematico della geografia delle piante, scoprendo la vita in condizioni anche molto estreme. L’ultimo suo libro di rapporti fu il primo importante lavoro botanico scritto sulle basi di una dottrina dell’evoluzione organica.
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GENERAZIONE NELLE CRITTOGAME
La scoperta dei processi di fecondazione nelle crittogame da parte di uno studioso autodidatta.
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I CARATTERI EREDITARI
Pubblicata su una gazzetta nel 1865, l’importante scoperta del Mendel passò praticamente inosservata fino all’inizio del secolo successivo. Con i suoi esperimenti sulle piante di piselli nel giardino del monastero di Brno scoprì l’esistenza di rapporti nella progenie degli ibridi. Rapporti semplici, definiti e costanti.
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MUTAZIONE DEI CARATTERI
Autore di diverse scoperte (e ri-scoperte, come quella delle leggi del Mendel), contribuì alla teoria che i caratteri ereditari possono combinarsi o mutare in modo indipendente tra loro. Aprì il campo a un’alternativa alla selezione naturale, osservando mutazioni autentiche e misurabili e l’improvvisa comparsa di nuove specie.
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