Bern Dibner e gli “Araldi della Scienza” – Parte 3 – Chimica

Terza parte dedicata ai testi selezionati da Bern Dibner per il suo libro Heralds of Science, pubblicato nel 1955, scelti tra quelli a disposizione all’epoca alla Burndy Library di Norwalk, Connecticut.


(Per un’introduzione alla serie di articoli vi rimandiamo alla parte 1:
https://www.scienzaestoria.it/bern-dibner-e-gli-araldi-della-scienza-parte-1-astronomia/)


GLI ALBORI DELLA DISTILLAZIONE


DAS BUCH DER RECHTEN KUNST ZU DISTILLIEREN
Hyeronimus Brunschwig (1450-c. 1512)
Strasburgo, 1500

Tra i primi libri di chimica e farmacologia, frutto dello studio di migliaia di fonti da parte dell’autore. Vi troviamo molte illustrazioni dell’attrezzatura dell’epoca e di numerose piante medicinali.
(Ed. del 1521, Gallica/Bibliothèque Nationale de France


LA CHIMICA NEL 1500

DE LA PIROTECHNIA
Vanoccio Biringuccio (1480-1539)
Venezia, 1540

Famosissimo manuale per il metallurgo praticante, il vetraio, il fonditore, che introduce per la prima volta molte novità in quegli ambiti lavorativi e in altri ad essi affini.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL PRIMO CHIMICO MODERNO

THE SCEPTICAL CHYMIST: OR CHYMICO-PHYSICAL DOUBTS & PARADOXES
Robert Boyle (1627-1691)
Londra, 1661

In quest’opera scritta in forma di dialogo, uno dei capolavori assoluti in materia, troviamo la prima concezione moderna di “elemento”, che secondo il Boyle consisteva di atomi e gruppi di questi in movimento e la sua idea che ogni fenomeno fosse la risultante di collisioni di particelle, negando la limitazione classica ai soli aria, acqua, fuoco e terra. La chimica cessa di dipendere da alchimia e medicina, e raggiunge lo status di scienza.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA SCOPERTA DELL’OSSIGENO

OBSERVATIONS ON DIFFERENT KINDS OF AIR
Transactions of the Royal Society, Vol. 72
Joseph Priestley (1733-1804)
Londra, 1772
e
CHEMISCHE ABHANDLUNG VON DER LUFT UND DEM FEUR
Karl Wilhelm Scheele (1742-1786)
Upsala e Lipsia, 1777

Entrambi scoprirono l’ossigeno, indipendentemente. Priestley rilevò la scomparsa di parte del volume dopo i processi di combustione, respirazione o putrefazione e osservò che le piante invertivano il processo di inquinamento dell’aria da parte della respirazione animale. Scheele basò la sua scoperta sull’interazione con alcune sostanze solide e sulla possibilità di produrre azoto e ossigeno da alcune di esse. Fu però Lavoisier a identificare come ossigeno l'”aria deflogistificata”. Da notare che gli studi di Scheele sulla foto-sensibilità del cloruro d’argento apriranno le porte agli studi che porteanno all’invenzione della fotografia.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA COMPOSIZIONE DELL’ACQUA

EXPERIMENTS ON AIR
Henry Cavendish (1731-1810)
Transactions of the Royal Society
London, 1784-1785

Da due documenti del Cavendish, l'”aria” perde definitivamente la concezione aristotelica di elemento. Egli dimostrò la composizione dell’acqua mediante l’uso di scariche elettriche attraverso misture di aria comune e idrogeno. Arrivò all’intuizione dell’esistenza dell’argon misurando i residui gassosi al termine di alcuni suoi esperimenti.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA NUOVA CHIMICA

TRAITÉ ÉLÉMENTAIRE DE CHIMIE
Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794)
2 voll., Parigi, 1789

Le fondamenta della chimica moderna vengono qui gettate, e vengono definitivamente scalzate l’alchimia e la teoria del flogisto. Costruzione di un sistema razionale degli elementi, introduzione della definizione di elemento e di composto, spiegazione di combustione e ossidazione come combinazioni chimiche con l’ossigeno, introduzione dell’emissione e assorbimento del calore nel sistema chimico, concetti sull’indistruttibilità e sulla conservazione della materia, sono alcuni degli immortali traguardi di quest’uomo che cadde vittima degli eccessi della Rivoluzione Francese.
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LA TEORIA ATOMICA

A NEW SYSTEM OF CHEMICAL PHILOSOPHY
John Dalton (1766-1844)
3 voll., Manchester, 1808, 1810, 1827

La chimica diviene scienza quantitativa. 19 anni di studi fondati sul concetto dell’indistruttibilità della più piccola particella di materia, l’atomo. Ipotizzò che le singole particelle vengano definite dal numero di atomi presenti e sviluppò una simbologia chimica e una tabella relativa ai pesi degli atomi di una serie di elementi. Dai suoi principi Dalton dedusse la legge delle proporzioni multiple.
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LA SINTESI ORGANICA

UEBER KÜNSTLICHE BILDUNG DES HARNSTOFFS
in Annalen der Physik und Chemie
Friedrich Wöhler (1800-1882)
Lipsia, 1828

Tra i più illustri chimici della sua epoca, Wöhler scopri alcuni elementi e preparò l’acetilene. Ma suo contributo fondamentale fu la produzione artificiale di una sostanza organica come l’urea partendo da costituenti di una sostanza inorganica, in assenza di qualsiasi processo vitale. Per la prima volta veniva messa da parte la teoria vitalistica che sosteneva che i composti organici potessero essere prodotti solo dagli organismi viventi.
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L’ANALISI ORGANICA

ANLEITUNG ZUR ANALYSE ORGANISCHE KÖRPER
Justus von Liebig (1803-1873)
Braunschweig, 1837

Convinto sostenitore della possibilità di applicare la chimica all’agricoltura, Liebig sviluppò un metodo per sintetizzare carbonio, idrogeno e ossigeno da composti organici, in uso per secoli a venire.
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LA GOMMA VULCANIZZATA

GUM-ELASTIC AND ITS VARIETIES, WITH A DETAILED ACCOUNT OF ITS APPLICATIONS AND USES, AND OF THE DISCOVERY OF VULCANIZATION
Charles Goodyear (1800-1860)
New Haven, 1853

Dopo migliaia di esperimenti, Goodyear arrivò al prodotto stabile che tutti conosciamo e che ha decretato il successo dell’era dei mezzi di trasporto su gomma. La sua tecnica vedrà negli anni successivi alla sua scoperta innumerevoli applicazioni industriali e domestiche.
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LA LEGGE PERIODICA

GRUNDLAGEN DER CHEMIE
Dmitrij Ivanovič Mendeleev (1834-1907)
San Pietroburgo, 1891
(traduzione di L. Jawein e A. Thillot, dell’opera originale in russo, Studi su soluzioni acquose basati sui cambiamenti dei loro pesi specifici, S. Pietroburgo, 1887).

Altro testo fondamentale, che porta la nascita della tabella periodica degli elementi, che nel tempo evolverà con l’aiuto di altri scienziati in quella che conosciamo oggi. Mostrando il carattere periodico degli elementi e del loro peso atomico, riuscirà anche a predire elementi allora sconosciuti.
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LA REGOLA DELLE FASI

ON THE EQUILIBRIUM OF HETEROGENEOUS SUBSTANCES
Transactions of the Connecticut Academy of Arts and Sciences
Josiah Willard Gibbs (1839-1903)
New Haven, 1874-1877

La dedizione di Gibbs ai problemi della termodinamica portò alla formulazione della legge che determina il numero di fasi chimiche o stati possibili per uno specifico sistema chimico in equilibrio.
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I GAS NOBILI

ARGON, A NEW CONSTITUENT OF THE ATMOSPHERE
Transactions of the Royal Society, Vol. 186
William Ramsay (1852-1916)
Lord Rayleigh (John William Strutt) (1842-1919)
Londra, 1895
THE GASEOUS CONSTITUENTS OF CERTAIN MINERAL SUBSTANCES AND NATURAL WATERS
(Scoperta dell’elio)
William Ramsay (1852-1916)
Morris William Travers (1872-1961)
1897
ON A NEW CONSTITUENT OF ATMOSPHERIC AIR
(Scoperta del kripton)
William Ramsay (1852-1916)
Morris William Travers (1872-1961)
1898

Le scoperte di Ramsay e Travers hanno immensa importanza nella storia umana. Basti pensare che la scoperta del neon (1898), frutto anch’essa dei loro studi, introdusse per la prima volta gli isotopi e che la scoperta dell’elio porterà alla luce la chiave per le trasformazioni radioattive.
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L’ATOMO NUCLEARE

RADIO-ACTIVITY
Ernest Rutherford (1871-1937)
Cambridge, 1904

Scoperta dei raggi alfa, beta e gamma, ipotesi della produzione di elio nella distruzione di alcuni elementi radioattivi, nuova teoria della disintegrazione atomica fondata su una struttura nucleare dell’atomo. Immensi sviluppi scaturiranno dai brillanti esperimenti del Rutherford, a cui dobbiamo anche il modello planetario dell’atomo.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)

Bern Dibner e gli “Araldi della Scienza” – Parte 2 – Botanica

Seconda parte dedicata ai testi selezionati da Bern Dibner per il suo libro Heralds of Science, pubblicato nel 1955, scelti tra quelli a disposizione all’epoca alla Burndy Library di Norwalk, Connecticut.

(Per maggiori dettagli vi rimandiamo all’introduzione della prima parte:
https://www.scienzaestoria.it/bern-dibner-e-gli-araldi-della-scienza-parte-1-astronomia/ )


LA BOTANICA GRECA

DE HISTORIA ET DE CAUSIS PLANTARUM
Teofrasto di Ereso (c. 370-287 a.C.)
2 voll., Treviso, 1483

Dimostrando spirito di osservazione fuori dal comune, Teofrasto, discepolo di Aristotele e suo successore nella direzione del Liceo, nonostante la mancanza di un appropriato linguaggio scientifico, elaborò una descrizione della formazione delle piante a partire dai semi che rimase la migliore per 2000 anni. Qui tradotta dall’umanista bizantino Teodoro Gaza e riveduta dall’accademico italiano Giorgio Merula.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


UN CELEBRE ERBARIO

DE HISTORIA STIRPIUM COMMENTARII INSIGNES
Leonart Fuchs (1501-1566)
Basilea, 1542

Probabilmente l’erbario più celebre di sempre, corredato da oltre 500 incisioni a piena pagina, nella cui introduzione troviamo il primo vocabolario di termini botanici. In questo libro vengono introdotte molte delle nuove piante provenienti dall’America.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA CLASSIFICAZIONE DELLE PIANTE

DE PLANTIS
Andrea Cesalpino (1519-1603)
Firenze, 1583

Per arrivare alla forma finale del Linneo, passando per Jung e Ray, la nomenclatura e la catalogazione del mondo vegetale passarono per molti tentativi, dei quali pochissimi sopravvissero, tra questi quello del botanico, medico e fisiologo Andrea Cesalpino, che si basava su una catalogazione secondo i fiori e i frutti.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL SESSO NELLE PIANTE

THE ANATOMY OF VEGETABLES BEGUN
Nehemiah Grew (1641-1712)
Londra, 1672

Ci ricordiamo tutti quando a scuola ci hanno insegnato le varie parti che compongono un fiore. A Grew dobbiamo molto di quello che ci hanno insegnato. Convinto che il fiore contenesse gli organi sessuali delle piante, fu lui a distinguere stami, pistilli, calice, ecc., e a realizzare che le antere spargono il polline. Nelle tavole a corredo, bisogna evidenziare la presenza di diverse sezioni microscopiche.
10 anni dopo furono pubblicate ulteriori indagini in The Anatomy of Plants, contenente anche dettagli sull’anatomia delle radici, dei tronchi, delle foglie.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA CRESCITA DELLE PIANTE

ANATOME PLANTARUM CUI SUBJUNGITUR APPENDIX ITERATAS & AUCTAS EJUSDEM AUTHORIS DE OVO INCUBATO CONSERVATIONES CONTINENS
Marcello Malpighi (1628-1694)
Londra, 1675

Il Malpighi può essere considerato il fondatore dell’anatomia microscopica. Innovò la medicina usando per primo il microscopio per studiare in modo sistematico le strutture di piante e animali. In questo testo si è avventurato nella comprensione di come le piante crescano e riconobbe la formazione degli anelli nel legno. Nell’appendice si trova anche la prima descrizione microscopica dello sviluppo dell’embrione di un pulcino.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA NOMENCLATURA BINOMIALE

OPUSCULA BOTANICO-PHYSICA
Joachim Junge [Jungius] (1587-1657)
Coburgo, 1747

Vivace critico della filosofia naturale aristotelica, si sforzò di fondare la scienza su una nuova logica legata ai metodi matematici; temendo accuse di eresia, non pubblicò nulla durante la sua vita e occorse un secolo prima di vedere una pubblicazione dei suoi appunti di ricerca. Molta nomenclatura botanica attuale la si deve a lui, come la classificazione binomiale (nome generico e aggettivo descrittivo).
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


BOTANICA SCIENTIFICA INGLESE

HISTORIA PLANTARUM
John Ray (1627-1705)
3 voll., Londra, 1686-1704

Quasi 18 mila piante descritte secondo il nuovo sistema evoluto dal Ray. Un autentico manuale della conoscenza botanica del XVI secolo. Considerato il ponte di collegamento tra i naturalisti umanisti e il Linneo.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’IMPOLLINAZIONE

DE SEXU PLANTARUM EPISTOLA
Rudolph Jacob Camerarius (1665-1721)
Francoforte, 1700

Inizialmente apparso a Tubinga nel 1694, questo documento annuncia la prova sperimentale di quali siano gli organi maschili e quali quelli femminili nella fioritura delle piante e che lo sviluppo dei semi non possa avvenire senza l’aggiunta del polline.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


NUTRIZIONE DELLE PIANTE

VEGETABLE STATICKS: OR, AN ACCOUNT OF SOME STATICAL EXPERIMENTS ON THE SAP IN VEGETABLES
Stephenson Hales (1677-1761)
Londra, 1727

Grazie a Hales sappiamo che non solo gli animali respirano. Autentico pioniere nello studio dei gas, con i suoi numerosi esperimenti dimostrò la dipendenza delle piante dall’aria. Studiò il movimento della linfa nelle piante, ne misurò l’assorbimento d’acqua e provò che qualcosa veniva assorbito anche dall’aria circostante. Fu anche il primo a misurare pressione e velocità del sangue nelle vene e nelle arterie degli animali.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA BIOLOGIA CLASSIFICATA

SYSTEMA NATURAE, SIVE REGNA TRIA NATURAE SYSTEMATICE PROPOSITA PER CLASSES ORDINES, GENERA & SPECIES
Carl von Linné (1707-1778) [Carlo Linneo][Carl Nilsson Linnaeus]
Leida, 1735

Nel suo sforzo nella ricerca di un ordine chiaro nella classificazione degi esseri viventi nell’ambito di una nomenclatura all’epoca ancora caotica, Linneo fornì un riferimento ancora in uso assegnando a piante e animali posizioni specifiche in sequenze di classi, ordini, generi e specie.
(Google Books/Michigan University)


GLI AGENTI IMPOLLINANTI

VORLÄUFIGE NACHRICHT VON EINIGEN DAS GESCHLECHT DER PFLANZEN BETREFFENDEN VERSUCHEN UND BEOBACHTUNGEN
Joseph Gottlieb Kölreuter (1733-1806)
4 voll., Lipsia, 1761-1766

L’identificazione di agenti impollinanti come vento, insetti o uccelli e l’ibridazione delle specie quando il polline di una veniva usato per fecondare i fiori di un’altra, ulteriore prova del carattere sessuale delle parti del fiore.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA SCOPERTA DELLA FOTOSINTESI

EXPERIMENTS UPON VEGETABLES, DISCOVERING THEIR GREAT POWER OF PURIFYING THE COMMON AIR IN THE SUNSHINE, AND OF INJURING IT IN THE SHADE AND NIGHT
Jan Ingenhousz (1730-1799)
Londra, 1779

La scoperta della fotosintesi equivale alla scoperta dell’importanza della relazione piante-animali-ambiente, il processo che “mantiene l’equilibrio dell’economia della vita, nella quale gli animali dipendono dalle piante, e le piante dalla respirazione animale e dalla decomposizione”. A Ingenhousz, medico, si deve anche la diffusione della vaccinazione antivaiolosa in gran parte d’Europa.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA FECONDAZIONE DEI FIORI TRAMITE GLI INSETTI

DAS ENTDECKTE GEHEIMNISS DER NATUR IM BAU UND IN DER BEFRUCHTUNG DER BLUMEN
Christian Konrad Sprengel (1750-1816)
2 voll., Berlino, 1793

In questi volumi corredati di splendide tavole con dettagliate e bellissime immagini, Sprengel osserva come colori, forme, profumo e nettare dei fiori conducano gli insetti verso il polline.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA CELLULA DI BASE

GRUNDZÜGE DER WISSENSCHAFTLICHEN BOTANIK
Matthias Jakob Schleiden (1804-1881)
2 voll., Lipsia, 1842

Assieme a Schwann, fondatore della teoria cellulare, applicandosi con avidità allo studio al microscopio concluse che le cellule sono i “mattoni” che compongono gli organismi viventi.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL PROTOPLASMA

VERMISCHTE SCHRIFTEN BOTANISCHEN INHALTS
Hugo von Mohl (1805-1872)
Tubinga, 1845

Indagando con microscopi e tecniche che miglioravano col tempo, Hugo von Mohl usò per primo la parola “protoplasma”, per definire il materiale mucillaginoso all’interno di una cellula di una pianta. Termine che evolverà fino a connotare una sostanza vivente.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’EVOLUZIONE ORGANICA

ON THE FLORA OF AUSTRALIA, ITS ORIGIN AFFINITIES, AND DISTRIBUTION
Joseph Dalton Hooker (1817-1911)
Londra, 1859

Naturalista durante le esplorazioni di Sir James Ross in Antartide, Nuova Zelanda e Tasmania, si applicò a uno studio sistematico della geografia delle piante, scoprendo la vita in condizioni anche molto estreme. L’ultimo suo libro di rapporti fu il primo importante lavoro botanico scritto sulle basi di una dottrina dell’evoluzione organica.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


GENERAZIONE NELLE CRITTOGAME

ON THE GERMINATION DEVELOPMENT, AND FRUCTIFICATION OF THE HIGHER CRYPTOGAMIA
Wilhelm Friedrich Benedikt Hofmeister (1824-1877)
The Ray Society, Londra, 1862

La scoperta dei processi di fecondazione nelle crittogame da parte di uno studioso autodidatta.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


I CARATTERI EREDITARI

VERSUCHE ÜBER PFLANZEN-HYBRIDEN
Gregor Mendel (1822-1884)
Natürfurschenden Vereins
Brno, 1865

Pubblicata su una gazzetta nel 1865, l’importante scoperta del Mendel passò praticamente inosservata fino all’inizio del secolo successivo. Con i suoi esperimenti sulle piante di piselli nel giardino del monastero di Brno scoprì l’esistenza di rapporti nella progenie degli ibridi. Rapporti semplici, definiti e costanti.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


MUTAZIONE DEI CARATTERI

DIE MUTATIONSTHEORIE
Hugo De Vries (1848-1935)
2 voll., Lipsia, 1901-1903

Autore di diverse scoperte (e ri-scoperte, come quella delle leggi del Mendel), contribuì alla teoria che i caratteri ereditari possono combinarsi o mutare in modo indipendente tra loro. Aprì il campo a un’alternativa alla selezione naturale, osservando mutazioni autentiche e misurabili e l’improvvisa comparsa di nuove specie.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)

Bern Dibner e gli “Araldi della Scienza” – Parte 1 – Astronomia

Avremmo potuto suddivere l’area scientifica della nostra pagina in molti modi, ma abbiamo deciso di seguire la suddivisione che qualche decennio fa un uomo, praticamente sconosciuto qui in Italia, decise di utilizzare in un suo libro pubblicato negli anni cinquanta. Quest’uomo è Bern Dibner e il libro di cui parliamo è Heralds of Science.
Brillante ingegnere, nato in Ucraina, a Lisianka, poco lontano da Kiev, il 18 agosto del 1897, si trasferì con la sua famiglia negli Stati Uniti nel 1921, nel corso della sua vita sviluppò un intenso interesse per la storia della scienza e della tecnologia che lo portò a collezionare migliaia di testi, stampati e manoscritti, oltre che a scrivere diversi libri sull’argomento (tra questi, Leonardo Da Vinci, Military Engineer, 1946, Ten Founding Fathers of Electrical Science, 1954, Heralds of Science, 1955, Agricola on Metals, 1958, Oersted and the Discovery of Electromagnetism, 1961, The New Rays of Prof. Röntgen, 1963). Studioso affascinato da Leonardo da Vinci, del quale raccolse una piccola biblioteca di lavori a lui dedicati, con il tempo si interessò sempre di più alla storia della scienza. Avido collezionista, con il tempo radunò sempre più testi e nel 1941 fondò la Burndy Library, una collezione che nel 1964 arrivò a contare oltre 40 mila volumi che diventò una vera e propria biblioteca a Norwalk, nel Connecticut. Moltissimi i testi di estrema importanza, da ricordare per esempio una delle più complete collezioni di lavori di Newton, compresi molti manoscritti e testi a lui appartenuti e con sue note manoscritte.
Nel 1974, Dibner donò un quarto dei testi della Burndy Library alla Smithsonian Institution per andare a formare il cuore di una biblioteca di ricerca nel campo della storia della scienza e della tecnologia, e due anni più tardi, nel 1976, fu fondata la Smithsonian’s Dibner Library of the History of Science and Technology, fornendo le Smithsonian Institution Libraries della loro prima collezione di libri rari.
4 anni dopo la sua morte avvenuta nel 1988, nel 1992, la Burndy Library fu trasferita a Cambridge, Massachussets dove divenne una delle più importanti biblioteche di ricerca del mondo, al Massachussets Institute of Technology. Nel 2006 l’intera collezione della Burndy Library, consistente allora di 67 mila volumi fu donata insieme a una collezione di strumenti scientifici alla Huntington Library di San Marino, California, dove a tutt’oggi è una delle biblioteche più utilizzate e in continua crescita.


Stimolato dalla ricorrenza del cinquecentenario dalla presunta data dell’invenzione della stampa a caratteri mobili e ispirato da una piccola mostra preparata nel 1934 presso la Library of the University of California, intitolata “Prime Edizioni nella Storia della Scienza”, che portava al pubblico 114 testi selezionati dal fisiologo e collezionista di libri Herbert McLean Evans, Bern Dibner pubblicò nel 1955 Heralds of Science. La scelta dei testi, fatta tra quelli disponibili presso la sua biblioteca, ovviamente, e per stessa ammissione del Dibner è stata arbitraria e non troppo folta per rivolgersi a un pubblico ampio e non necessariamente spacialistico.
La suddivisione della parte scientifica della nostra pagina, come introduzione alle varie sezioni, e come dedica a un uomo che ha dedicato la vita a preservare e tramandare il sapere umano e a stimolare le generazioni a venire, come accennato all’inizio seguirà proprio quella del testo di Bern Dibner, quindi: Astronomia – Botanica – Chimica – Elettricità e magnetismo – Scienza generale – Geologia – Matematica – Medicina – Fisica – Tecnologia – Zoologia.
Ecco dunque la prima parte, dedicata agli “Araldi della Scienza” nel campo dell’astronomia:

L’UNIVERSO ANTICO

EPYTOMA JOANNIS DE MONTEREGIO IN ALMAGESTUM PTOLOMEI
Venezia, 1496
Regiomontano (Johann Müller) (1436-1476)

L’Almagesto di Tolomeo era conosciuto da secoli solo tramite una traduzione araba, e Regiomontano completò il lavoro che il cardinale Bessarion affidò a Georg von Peurbach, il quale riuscì a lavorare solo sui primi quattro libri prima della sua morte. Uno dei testi più importanti della storia dell’astronomia portati in una lingua, il latino, alla portata di tutti gli uomini di studio dell’epoca.


LA “NARRATIO PRIMA” DI COPERNICO

AD CLARISSIMUM VIRUM D. IOANNEM SCHONERUM, DE LIBRIS REVOLUTIONUM…DOCTORIS NICOLAI COPERNICI…NARRATIO PRIMA
Danzica, 1540
Rheticus (1514-1576)

Copernico diede il permesso a Rheticus, professore di matematica a Wittenberg di pubblicare un estratto di un’ottantina di pagine in forma di lettera. La prima pubblicazione della rivoluzionaria teoria copernicana.


IL NUOVO UNIVERSO

DE REVOLUTIONIBUS ORBIUM COELESTIUM
Norimberga, 1543
Nicola Copernico (1473-1543)

Pubblicato poco prima della morte dell’autore, per lungo tempo rimasto solo in forma di manoscritto, uno dei testi più importanti di sempre. Secondo Dibner uno dei tre testi che più hanno chiarito la relazione tra l’uomo e il suo universo, assieme ai Principia di Newton e l’Origin of Species di Darwin.


L’ACUTO OSSERVATORE

EPISTOLARUM ASTRONOMICARUM LIBRI
Uraniborg, 1596
Tyge Brahe (1546-1601)

L’apice dell’osservazione pre-telescopio, da qui partirà Keplero per le sue teorie. Corrispondenza di Brahe con William IV, Langravio d’Assia, stampato dalla pressa privata di Brahe stesso, con istruzioni per la costruzione di strumenti astronomici.


LE TRE LEGGI

ASTRONOMIA NOVA, AITIOLOGETOS, SEU PHYSICA COELESTIS, TRADITA COMMENTARIIS DE MOTIBUS STELLAE MARTIS EX OBSERVATIONIBUS V. TYCHONIS BRAHE
Praga, 1609
HARMONICES MUNDI LIBRI V
Linz, 1619
Johannes Kepler (1571-1630)

I due testi che racchiudono le tre leggi che ne portano il nome. Un colpo di spugna che Keplero da a millenni di teorie.


CON IL TELESCOPIO

SIDEREUS NUNCIUS MAGNA, LONGEQUE ADMIRABILIA SPECTACULA PANDENS, SUSPICIENDAQUE PROPONENS UNICUIQUE
Venezia, 1610
DIALOGO … DEI DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO TOLEMAICO, E COPERNICANO
Firenze, 1632
Galileo Galilei (1564-1642)

Volgendo la neonata invenzione del telescopio al cielo, Galileo mette in moto una concezione completamente diversa dell’Universo. Trovando che le stelle sono molte di più, che esistono altri corpi planetari, che Luna e Sole sono tutt’altro rispetto a quello che fino allora si credeva imprime uno scossone con il suo Sidereus Nuncius a dogmi scientifici e religiosi, scossone che diventerà un autentico terremoto con il Dialogo dei due massimi sistemi.


GLI ANELLI DI SATURNO

SYSTEMA SATURNIUM, SIVE DE CAUSIS MIRANDORUM SATURNI PHAENOMENON, ET COMITE EJUS PLANETA NOVO
Hague, 1659
Christiaan Huygens (1629-1695)

Ancora oggi il pianeta che più affascina profani e studiosi. Quali sensazioni avranno provato Huygens nello scoprire il sistema di anelli e i primi a leggere i suoi studi in merito?


IL MIGLIOR OSSERVATORIO D’EUROPA

MACHINAE COELESTIS PARS PRIOR: ORGANOGRAPHIAM, SIVE INSTRUMENTORUM ASTRONOMICORUM OMNIUM (3 vol. in 2)
Danzica, 1673-79
Johannes Hevelius (1611-1687)

Corredati di meravigliose incisioni, i volumi del Machinae Coelestis sono la testimonianza del miglior osservatorio europeo dell’epoca che Hevelius costruì a Danzica. Studi sulle macchie solari, mappatura della superficie lunare, scoperta della librazione longitudinale della Luna e moltissime altre osservazioni. Il fuoco distrusse l’osservatorio, ma non la sua eredità.


LA GRAVITAZIONE UNIVERSALE

PHILOSOPHIAE NATURALIS PRINCIPIA MATHEMATICA
Londra, 1687
Isaac Newton (1642-1727)

Un autentico viaggio della mente. È facile perdersi in quest’opera grandiosa il cui culmine inarrivabile è la legge della gravitazione universale.


LA COMETA DI HALLEY

A SYNOPSIS OF THE ASTRONOMY OF COMETS
Londra, 1705
Edmond Halley (1656-1742)

Le comete da sempre sono state qualcosa di inafferrabile e temuto. Ma una sola cometa è considerata come un parente del nostro pianeta e il suo nome è conosciuto da tutti.


UN NUOVO PIANETA

ACCOUNT OF A COMET
John Frederick William Herschel (1738-1822)
Londra, 1781
(Transactions of the Royal Society, Vol. 71, pp. 492-501)

Con Herschel abbiamo cominciato a “guardare oltre”. In un’epoca in cui ogni giorno viene annunciata la scoperta di un esopianeta, difficile comprendere quanto la scoperta di un nuovo pianeta fosse incredibile all’epoca.


L’ASTRONOMIA DINAMICA

TRAITÉ DE MÉCANIQUE CÉLESTE (5 volumi)
Parigi, 1798-1825
Pierre-Simon de Laplace (1749-1827)

Opera monumentale, teorie matematiche applicate al sistema dei corpi celesti. Prova di come l’Universo sia “scritto” nella lingua della matematica. Vero, Galileo?


ASTRONOMIA APPLICATA

THE NEW AMERICAN PRACTICAL NAVIGATOR
Newburyport, 1802
Nathaniel Bowditch (1733-1838)

La navigazione è stata il fondamento dell’esplorazione umana per generazioni e generazioni. Applicando ad essa l’astronomia si crea il connubio perfetto. Decine di edizioni per un’opera fondamentale, e considerata forse meno del dovuto.


SCOPERTA DI NETTUNO

AN EXPLANATION OF THE OBSERVED IRREGULARITIES IN THE MOTION OF URANUS, ON THE HYPOTHESIS OF DISTURBANCES CAUSED BY A MORE DISTANT PLANET
Londra, 1846
John Couch Adams (1819-1892)

Adams, Leverrier o Galle, a chi il merito della scoperta di Nettuno? Il merito va a chiunque si sia speso per “guardare oltre”.


DIMOSTRATA LA ROTAZIONE DELLA TERRA

SUR DIVERS SIGNES SENSIBLES DU MOUVEMENT DIURNE DE LA TERRE
Parigi, 1851-2
Léon Foucault (1819-1868)

Dici “pendolo” pensi a Foucault. Nomini “Foucault” pensi al pendolo. Un’icona della scienza e una delle dimostrazioni fondamentali della storia della scienza.

(Tutti i testi rappresentati sono disponibili integralmente sull’Internet Archive.)