Bern Dibner e gli “Araldi della Scienza” – Parte 6 – Geologia

Sesta parte dedicata ai testi selezionati da Bern Dibner per il suo libro Heralds of Science, pubblicato nel 1955, scelti tra quelli a disposizione all’epoca alla Burndy Library di Norwalk, Connecticut.

(Per un’introduzione alla serie di articoli vi rimandiamo alla parte 1:
https://www.scienzaestoria.it/bern-dibner-e-gli-araldi-della-scienza-parte-1-astronomia/)


LE DIMENSIONI DELLA TERRA

KATASTERISMOI (Greco)
Eratostene (275-194 a.C.) [Eratostene]
Oxford, 1672

Adattamento di un manoscritto all’epoca presente presso la Bodleian Library, che includeva frammenti di Arato, Teone, Dionisio ed Eratostene sulle dimensioni della Terra.
(Internet Archive/Duke University Libraries)


LA SCOPERTA DELL’AMERICA

DE INSULIS INVENTIS EPISTOLA CRISTOFERI COLOM (CUI ETAS NOSTRA MULTUM DEBET: DE INSULIS IN MARI INDICO NUPER INVENTIS)
Cristoforo Colombo (1451-1506)
1493

Probabilmente il singolo evento storico più importante nella storia umana, che spalancò le porte all’età moderna ed espanse le conoscenze del mondo in ogni campo, dalla navigazione alla meteorologia, dall’etnologia alla botanica. La lettera che Colombo scrisse fu stampata a Barcellona nell’aprile del 1493.
(da un facsimile)


ESTRAZIONE E METALLURGIA

DE RE METALLICA LIBRI XII, QUIBUS OFFICIA, INSTRUMENTA, MACHINAE, AC OMNIA DENIQUE AD METALLICAM SPECTANTIA
Georgius [Bauer] Agricola (1494-1555)
Basilea, 1556

Pubblicata postuma, quest’opera del medico presso i minatori di Joachimstahl è una pietra miliare della storia della scienza e della tecnologia. Nelle numerose xilografie in essa presenti troviamo splendide e vivide immagini di materiali, equipaggiamenti, metodi e lavoratori dell’epoca.
(Internet Archive/London/The Wellcome Library/Ed. 1621)


ESTRAZIONE E FUSIONE

BESCHREIBUNG: ALLERFÜRNEMEISTEN MINEALISCHEN ERTZT UNND BERCKWERCKS ARTEN
Lazarus Ercker (c. 1503-1593)
Praga, 1574

Seconda solo all’opera dell’Agricola in termini di contributi al settore minerario e alla mineralogia in generale, ricca di ottime rappresentazioni grafiche. La tecnologia descritta dall’Ercker, che fu ispettore generale presso le miniere in Transilvania e nel Tirolo, rimase in uso per due secoli.
(Internet Archive/London/The Wellcome Library)


FOSSILI E CRISTALLI

DE SOLIDO INTRA SOLIDUM NATURALITER CONTENTO DISSERTATIONIS PRODROMUS
Nicolaus Steno (Niels Steensen) (1638-1686)
Firenze, 1669

Dopo tre anni di studi a Firenze, il danese Steno pubblicò questo libro in cui formulò i principi alla base della formazione della crosta terrestre evidenziando la struttura a strati orizzontali. Fu il primo a considerare la vera origine dei fossili e in questo testo abbiamo anche la prima forma di cristallografia e le basi della mineralogia.
(Internet Archive/Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze)


NETTUNISMO CONTRO VULCANISMO

VON DER ÄUSSERLICHEN KENNZEICHEN DER FOSSILIEN
Abraham Gottlob Werner (1749-1817)
Lipsia, 1774

Famoso per l’entusiasmo che sapeva trasmettere, sebbene sottovalutasse il ruolo dell’azione vulcanica e desse troppo peso alla precipitazione dell’acqua, Werner catalogò le formazioni rocciose in cinque categorie e tralasciando la teoria speculativa si concentrò sugli studi sul campo.
(Internet Archive/University of Lausanne)


CRISTALLOGRAFIA

ESSAI D’UNE THÉORIE SUR LA STRUCTURE DES CRYSTAUX, APPLIQUÉE A RUSIEURS GENRES DE SUBSTANCES CRYSTALISÉES
René-Just Haüy (1743-1822)
Parigi, 1784

Testo fondamentale della cristallografia, frutto degli studi di Haüy sulla struttra dei cristalli, sulla base della prima ipotesi matematica su di essa.
(Internet Archive/Wellcome Library)


LA TEORIA DELLA TERRA

THEORY OF THE EARTH; OR AN INVESTIGATION OF THE LAWS OBERVABLE IN THE COMPOSITION, DISSOLUTION, AND RESTORATION OF LAND UPON THE GLOBE [Lettura del 7 marzo e del 4 aprile 1785]
Transactions of the Royal Society of Edimburgh, Vol. 1
James Hutton (1726-1797)
Edimburgo, 1788

Alla pubblicazione della sua teoria sulla formazione della Terra, Hutton fu attaccato, e ciò lo spinse a sviluppare questo documento nel suo classico in 2 volumi The Theory of the Earth with Proofs and Illustrations. Formazione causata da forze osservabili e non da incursioni soprannaturali.
(da vendita online)


FOSSILI NEGLI STRATI

STRATA IDENTIFIED BY ORGANIZED FOSSILS
(4 parti in un album contenente lettere, annotazioni, fotografie e opuscoli collegati a Smith)
William Smith (1769-1839)
Londra, 1816,1817,1819

Il testo che contribuì all’identificazione degli strati tramite i resti organici in essi contenuti. Per le tavole Smith utilizzò carta di diversi colori per i fossili di ogni strato.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


PALEOBOTANICA

HISTOIRE DES VEGÉTAUX FOSSILES, OU RECHERCHES BOTANIQUES ET GEOLOGIQUES
Adolphe Théodore Brongniart (1801-1876)
2 voll., Parigi, 1828

Elaborazione di un documento che Brongniart scrisse a 21 anni sulla classificazione e distribuzione dei vegetali fossili e che fu seguito da altri sulle relazioni tra forme fossili estinte ed esistenti. Qui viene stabilita la scienza della paleobotanica, e sebbene questo testo sia solo una goccia nel mare, data la portata dell’argomento, resta comunque fondamentale.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA GEOLOGIA: UNA NUOVA SCIENZA

PRINCIPLES OF GEOLOGY, BEING AN ATTEMPT TO EXPLAIN THE FORMER CHANGES OF THE EARTH’S SURFACE BY REFERENCE TO CAUSES NOW IN OPERATION
Charles Lyell (1797-1875)
3 voll., Londra, 1830-1833

Uno dei principali testi che spostava le cognizioni dai catastrofismi verso l’azione di processi graduali osservabili. Questo libro viaggerà sul Beagle assieme a Darwin, che non mancherà di considerarsi ad esso debitore.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


SILURIANO E DEVONIANO

THE SILURIAN SYSTEM
Roderick Impey Murchinson (1792-1871)
2 parti in 3 voll., Londra, 1839

Perseguendo il tentativo di spiegare la struttura delle Alpi, Murchinson produsse la teoria del sistema di raggruppamenti geologici definito Siluriano (dal nome di un’antica tribù inglese). A questa seguì l’introduzione del sistema Devoniano e l’applicazione di entrambe le teorie alla geologia di diversi territori.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


GEOLOGIA GLACIALE

ÉTUDES SUR LES GLACIERS
Jean Louis Rodolphe Agassiz (1807-1873)
Neuchatel, 1840

Spinto dalla sfida rappresentata dai pesci fossili, Agassiz si concentrò sull’azione dei ghiacciai nella formazione e nel mutamento della Terra. Costruì una capanna su un ghiacciaio in cui effettuò le sue osservazioni e dedusse le conclusioni che qui possiamo leggere.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA SUPERFICIE DELLA TERRA

DAS ANTLITZ DER ERDE
Eduard Suess (1831-1914)
3 voll., Praga, 1883-1909

Frutto di 24 anni di lavoro, monumentale studio sull’evoluzione della superficie terrestre, in cui troviamo la teoria sul fatto che Europa e Nord Africa erano in antichità geologicamente unite. A Suess dobbiamo la teoria della formazione dei monti per spinte orogenetiche orizzontali e la spiegazione della struttra a involucri del nostro pianeta.
(Internet Archive/University of Toronto/Robarts Library)

Bern Dibner e gli “Araldi della Scienza” – Parte 5 – Scienza Generale

Quinta parte dedicata ai testi selezionati da Bern Dibner per il suo libro Heralds of Science, pubblicato nel 1955, scelti tra quelli a disposizione all’epoca alla Burndy Library di Norwalk, Connecticut.

(Per un’introduzione alla serie di articoli vi rimandiamo alla parte 1:
https://www.scienzaestoria.it/bern-dibner-e-gli-araldi-della-scienza-parte-1-astronomia/)


LA LOGICA, STRUMENTO DELLA SCIENZA

ORGANON, OPERA OMNIA GRAECE
Aristotele (384-322 a.C)
5 voll., Venezia, 1495-1498

Fondatore del liceo, pioniere della classificazione dei dati scientifici, iniziatore della botanica, della zoologia, dell’anatomia, della fisiologia, colui che nel bene e nel male indirizzerà con lo strumento della logica il pensiero scientifico e non solo per duemila anni, Aristotele troverà in questo splendido esemplare tipografico la sua prima pubblicazione.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


UNA TEORIA ATOMICA

DE RERUM NATURA
Tito Lucrezio Caro (98-55 a.C)
Verona, 1486

E giunse quindi alla stampa anche quest’opera, risultato di osservazioni e congetture, in cui Lucrezio tratta di fulmini, vulcani, pestilenze e molto altro partendo dalla teoria di Democrito che per primo propose una struttura della materia basata su particelle fondamentali non divisibili, gli atomi.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA PRIMA SCIENZA STAMPATA

HISTORIA NATURALIS
Caio Plinio Secondo (23-79 d.C.) [Plinio il Vecchio]
Venezia, 1469

Stampata solo in un centinaio di copie pochi anni dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili, l’Historia Naturalis di Plinio il Vecchio, studiata in tutti i secoli, si può considerare la prima enciclopedia scientifica.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


DOCTOR MIRABILIS

OPUS MAJUS
Roger Bacon (1214-1294)
Londra, 1733

I lavori scientifici di Francis Bacon attesero quasi cinque secoli prima di vedere forma stampata. Elaboratore delle lggi della riflessione, propositore dell’uso della chimica in medicina, sostenitore dell’importanza dell’esperimento come principio fondamentale nello studio della natura e dell’uso della matematica per spiegare i fenomeni fisici e astronomici, resterà incompreso a lungo e sarà anche incarcerato per le sue idee estremamente avanzate.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA SCIENZA MEDIEVALE

ORTUS SANITATIS DE HERBIS ET PLANTIS, DE ANIMALIBUS & REPTILIBUS… DE LAPIDIBUS & IN TERRE VENIS NASCENTIBUS, DE URINIS ET EARUM SPECIEBUS, TABULA MEDICINALIS CUM DIRECTORIO
Strasburgo, 1497

Tra le prime enciclopedie stampate, tra i testi più riccamente illustrati del XV secolo, con centinaia di xilografie raffiguranti piante, animali di terra, uccelli, pesci, rocce, minerali, contenente anche un trattato sull’urina e un elenco di malattie.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


GENIO UNIVERSALE

IL CODICE ATLANTICO NELLA BIBLIOTECA AMBROSIANA DI MILANO
Leonardo da Vinci (1452-1519)
35 voll., Milano, 1894-1904

Un genio che non ha decisamente bisogno di presentazione alcuna. La moltitudine dei suoi studi, nei secoli frammentata e sparsa, trova in alcune raccolte una struttura unitaria. Il Codice Atlantico, custodito nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, è una di queste. Grazie alla stampa e ad alcune edizioni anastatiche, il Codice Atlantico potrà viaggiare senza spostarsi, trovando alloggio presso molte biblioteche e presso le case della gente comune.
(Da edizione Giunti, 2006)


SCOPERTE E INVENZIONI

SPECULUM DIVERSARUM IMAGINUM SPECULATIVARUM, con NOVA REPERTA
Jan van der Straet (1523-1605) [Giovanni Stradano, Johannes Stradanus]
Anversa, c. 1580

Una meravigliosa raccolta di incisioni spettacolari del fiammingo Jan van der Street, che con le loro immagini e solo una manciata di parole illustrano anche scoperte e invenzioni come per esempio la scoperta dell’America, la polvere da sparo, la stampa, l’orologio, la distillazione, la seta, il mulino ad acqua e quello a vento, lo zucchero, le lenti, l’astrolabio, ecc.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


PROPOSTA LA SCIENZA SPERIMENTALE

INSTAURATIO MAGNA. NOVUM ORGANUM SIVE INDICIA VERA DE INTERPRETATIONE NATURAE
Francis Bacon (1561-1626) [Francesco Bacone]
Londra, 1620

Questo libro è la proposta di un metodo per la valutazione della conoscenza, la base di una nuova filosofia naturale in cui i fatti e l’insieme delle osservazioni ne sono i fondamenti. Da qui inizierà il percorso che porterà alla nascita della Royal Society, in un periodo che vedrà in pochi anni la nascita anche delle società scientifiche francesi e italiane. Il famoso frontespizio, che mostra una nave che oltrepassa le colonne d’Ercole, sarà interpretata come rappresentazione dell’audace spirito di ricerca della nuova era scientifica.
(British Museum)


DISCORSO SUL METODO

DISCOURS DE LA METHODE POUR BIEN CONDUIRE SA RAISON ET CHERCHER LA VERITÉ DANS LE SCIENCES. PLUS LA DIOPTRIQUE. LES METEORES. ET LA GEOMETRIE. QUI SONT DES ESSAIS DE CETTE METHODE
René Descartes (1596-1650) [Cartesio]
Leida, 1637

Tra la moltitudine dei contributi di Cartesio alle scienze matematiche, fisiche, anatomiche, il più importante fu il discorso sul metodo, inizialmente pubblicato anonimo. Avanzò in esso la necessità della prova matematica e propose l’accettazione delle cose indubitabili. In questo testo presentò la sua filosofia del cogito ergo sum e nell’appendice spiegò il suo metodo per la geometria analitica.
(Internet Archive/Biblioteca Nazionale Centrale di Roma)


LA PRIMA ACCADEMIA DELLE SCIENZE

SAGGI DI NATURALI ESPERIENZE FATTE NELL’ACCADEMIA DEL CIMENTO
Firenze, 1666

Il primo sforzo scientifico collettivo sarà rappresentato in questa accademia che fiorì per soli dieci anni a Firenze, in cui figure come Viviani, allievo di Galileo e Torricelli, l’anatomista Borelli, il mineralogo Steno, l’embriologo Redi, l’astronomo Cassini, uniranno il loro genio per servire da modello alle equipe scientifiche del futuro. Troviamo splendide illustrazioni di strumenti scientifici e tra i molti esperimenti alcuni sulla pressione atmosferica, sulla velocità del suono, sulla fosforescenza e la scoperta del piano d’oscillazione del pendolo, ripresa successivamente da Foucault per la dimostrazione della rotazione terrestre.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA ROYAL SOCIETY

PHILOSOPHICAL TRANSACTIONS: GIVING SOME ACCOUNT OF THE PRESENT UNDERTAKING, STUDIES, AND LABOURS OF THE INGENIOUS IN MANY CONSIDERABLE PARTS OF THE WORLD
Vol. 1, Anno 1665, 1666, 1667

Alcuni tra i più importanti contributi nella storia della scienza videro la loro prima stampa sulle pagine delle Philosophical Transactions della Royal Society. 15 anni dopo la pubblicazione del Novum Organum di Francesco Bacone, un gruppo di uomini iniziò a riunirsi per discutere di problemi di filosofia naturale. Divisi dai tempi burrascosi della Restaurazione si ripresero al Gresham College di Londra e nel 1662 Robert Hooke fu eletto curatore della società. Sotto la sua guida vennero istituiti esperimenti in varie discipline e furono progettati, realizzati o acquistati molti strumenti. Nel marzo del 1665 iniziò la pubblicazione delle Transactions, in cui troveranno spazio documenti, estratti, osservazioni che i membri elaborarono durante i loro studi o in seguito ai loro viaggi.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’ACCADEMIA FRANCESE DELLE SCIENZE

MÉMOIRES POUR SERVIR A L’HISTOIRE DES PLANTES
Parigi, 1676

(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)

MÉMOIRES POUR SERVIR A L’HISTOIRE NATURELLE DES ANIMAUX
Parigi, 1676

(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)

VETERUM MATHEMATICORUM… OPERA GRAECE ET LATINE PLERAQUE NUNC PRIMUM EDITA
Parigi, 1693

(Google Books)

La proposta che il ministro delle finanze sotto Luigi XIV, Louis Colbert, fece riguardo la formazione dell’Academie Royale des Sciences, fu ispirata dalle riunioni che studiosi come Cartesio, Pascal e Gassendi facevano a metà del 1600. Le tre memorie qui citate, realizzate come doni al Re e all’Accademia stessa, sono tra le prime pubblicazioni, e tra i più sontuosi testi scientifici per dimensione, rilegatura e bellezza delle tavole.


L’ENCICLOPEDIA

ENCYCLOPÉDIE, OU DICTIONNAIRE RAISONNÉ DES SCIENCES, DES ARTS ET DES MÉTIERS
Denis Diderot (1713 – 1784) e Jean-Baptiste Le Rond d’Alembert (1717-1783)
35 voll., Parigi, 1751-1780

Il lavoro che donerà il termine “enciclopedisti” a tutta una generazione di pensatori che contribuiranno a rendere il ‘700 il secolo dei lumi. Corredata da oltre 3000 splendide tavole, questo monumentale lavoro che il filosofo e prosatore Diderot, e il filosofo, astronomo, fisico e matematico d’Alembert realizzeranno, conterà sul contributo di eccellenze come Voltaire, Rousseau, Montesquieu, Turgot, Mirabot, Buffon, ed Eulero, e si rivelerà un modello per innumerevoli opere successive.
(Da anastatiche Bibliothèque de l’Image)

Bern Dibner e gli “Araldi della Scienza” – Parte 4 – Elettricità e Magnetismo

Quarta parte dedicata ai testi selezionati da Bern Dibner per il suo libro Heralds of Science, pubblicato nel 1955, scelti tra quelli a disposizione all’epoca alla Burndy Library di Norwalk, Connecticut.


(Per un’introduzione alla serie di articoli vi rimandiamo alla parte 1:
https://www.scienzaestoria.it/bern-dibner-e-gli-araldi-della-scienza-parte-1-astronomia/)


IL MOTO MAGNETICO

DE MAGNETE, SEU ROTA PERPETUI MOTUS
Peregrinus (Petrus Maricurtensis) (XIII secolo) [Pierre de Maricourt]
Augusta, 1558

La costruzione della bussola e il suo uso per la navigazione, il tentativo di moto perpetuo con l’uso di un magnete, storico e importantissimo lavoro di scienza sperimentale.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’INCLINAZIONE MAGNETICA

THE NEW ATTRACTIVE CONTAINING A SHORT DISCOURSE OF THE MAGNES OR LOADSTONE: AND AMONGST OTHER HIS VIRTUES, OF A NEW DISCOVERED SECRET AND SUBTILL PROPERTIE, CONCERNING THE DECLINATION OF THE NEEDLE
Robert Norman (XVI secolo)
Londra, 1596

La scoperta e la prima descrizione dell’inclinazione magnetica frutto delle osservazioni di questo fabbricante di aghi per bussola.
(da vendita online di una copia dell’edizione del 1592)


MAGNETISMO ED ELETTRICITÀ

DE MAGNETE, MAGNETICISQUE CORPORIBUS, ET DE MAGNO MAGNETE TELLURE; PHYSIOLOGIA NOVA
William Gilbert (1544-1603)
Londra, 1600

Prendendo tutto quello che si sapeva fino ad allora sui magneti dagli autori conosciuti, Gilbert, trattando la forza attrattiva dei magneti, il loro orientamento verso i poli, variazione e declinazione, il loro uso per la navigazione, propose che la Terra stessa fosse un enorme magnete. Il secondo tomo è il primo testo interamente dedicato a studi su fenomeni elettrici mai pubblicato.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL PRIMO GENERATORE ROTATIVO

EXPERIMENTA NOVA (UT VOCANTUR) MAGDEBURGICA DE VACUO SPATIO
Otto von Guericke (1602-1686)
Amsterdam, 1672

Moltissime le strade che si aprirono grazie a Guericke. Nell’ambito di uno studio della natura nello spazio cosmico, fu il primo in grado, con il suo rotore sferico, di produrre scariche elettriche. Da ricordare i suoi studi sul vuoto e sulla pressione atmosferica grazie alla creazione della pompa pneumatica.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


ELETTRICITÀ NEL VUOTO

EXPERIMENTS AND NOTES ABOUT THE MECHANICAL ORIGINE OR PRODUCTION OF ELECTRICITY
Robert Boyle (1627-1691)
Londra, 1675

Primo testo sull’elettricità mai pubblicato, apparve insieme a uno sul magnetismo in un gruppo di 11 trattati scientifici. Troviamo la prova che l’attrazione è reciproca e che non viene inibita nel vuoto.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL FULMINE È ELETTRICO

EXPERIMENTS AND OBSERVATIONS ON ELECTRICITY, MADE AT PHILADELPHIA IN AMERICA
Benjamin Franklin (1709-1790)
Londra, 1751

L’invenzione del parafulmine è solo uno dei risultati scaturiti da questi studi. La deduzione della natura della scarica elettrica avrà importanza cruciale nei secoli, ed è solo uno dei contributi eterni di questo uomo di scienza ma anche politico e letterato.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA LEGGE DELL’ATTRAZIONE

MÉMOIRES SUR L’ÉLÉCTRICITÉ ET LE MAGNETISME
Charles Augustin de Coulomb (1736-1806)
Parigi, 1785-1789

In questo memorie, Coulomb, a cui dobbiamo le leggi dell’elettrostatica e della magnetostatica, descrisse la costruzione della sua bilancia di torsione per la misura della forza fra cariche elettrostatiche.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’ELETTRICITÀ ANIMALE

DE VIRIBUS ELECTRICITATIS IN MOTU MUSCULARI
Luigi Galvani (1737-1798)
Bologna, 1791

Inizialmente apparso negli annali dell’Accademia delle Scienze di Bologna, il testo che riporta la scoperta della “elettricità animale”, e che nonostante le divergenze di opinioni condurrà gli esperimenti di Volta verso la sua invenzione epocale.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA GENERAZIONE ELETTROCHIMICA

ON THE ELECTRICITY EXCITED BY THE MERE CONTACT OF CONDUCTING SUBSTANCES OF DIFFERENT KINDS
in Transactions of the Royal Sociaety
Alessandro Volta (1745-1827)
Londra, 1800

In questo documento, inviato a un suo amico come comunicazione per la Royal Society, in cui è descritta la produzione di corrente elettrica a flusso costante con la sua pila, troviamo l’inizio dell’era elettrica.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


MAGNETISMO DALL’ELETTRICITÀ

EXPERIMENTA CIRCA EFFECTUM CONFLICTUS ELECTRICI IN ACUM MAGNETICAM
Journal für Chemie und Physik, Vol. 29
Hans Christian Oersted (1770-1851)
Norimberga, 1820

Notando che l’ago di una bussola si muoveva nelle vicinanze di una corrente elettrica, Oersted scoprì il campo magnetico da essa generato. Pubblicato inizialmente a Copenhagen in Latino fu subito riprodotto e tradotto.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’ELETTRO-DINAMICA

MÉMOIRES SUR L’ACTION MUTUELLE DE DEUX COURANTS ÉLÉCTRIQUES
André-Marie Ampère (1775-1836)
Parigi, 1820

Autore di studi fondamentali in diversi campi, con la scintilla della scoperta di Oersted che riprese immediatamente, compì esperimenti volti a valutare l’esatta corrispondenza tra magnetismo e correnti elettriche e dopo una settimana produsse il primo di una serie di documenti che porteranno alle leggi delle forze che agiscono tra conduttori.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA LEGGE DI OHM

DIE GALVANISCHE KETTE MATHEMATISCH BEARBEITET
Georg Simon Ohm (1789-1854)
Berlino, 1827

Per molto tempo ridicolizzati, i risultati di Ohm sono la base dei circuiti elettrici. Determinando la natura del flusso dell’elettricità in un conduttore come direttamente proporzionale alla forza elettromotrice e inversamente proporzionale alla resistenza del circuito ci regalò la sua famosa legge.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’INDUZIONE ELETTRO-MAGNETICA

EXPERIMENTAL RESEARCHES IN ELECTRICITY
Trans. Royal Society
Michael Faraday (1791-1867)
Londra, 1832-1852

Il risultato di 10 anni di tentativi di produrre elettricità dal magnetismo, enunciato inizialmente in una lettura alla Royal Society del 24 novembre 1831. In seguito fu scoperta la produzione di elettricità dall’induzione elettromagnetica. A questi studi dobbiamo il concetto di campo elettromagnetico e le leggi dell’elettrolisi.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’AUTO-INDUZIONE

ON THE INFLUENCE OF A SPIRAL CONDUCTOR IN INCREASING THE INTENSITY OF ELECTROCITY FROM A GALVANIC ARRANGEMENT OF A SINGLE PAIR
Joseph Henry (1797-1878)
Philadelphia, 1834

Molto meno riconosciuto forse perchè poco attivo nelle pubblicazioni, anche a Joseph Henry dobbiamo studi importantissimi in materia. Scoprì l’autoinduzione come una delle prime proprietà in un circuito elettromagnetico.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL MAGNETISMO TERRESTRE

RESULTATE AUS DEN BEOBACHTUNGEN DES MAGNETISCHEN VEREINS IM JAHRE 1836-7
Karl Friedrich Gauss (1777-1855) e Wilhelm Weber (1804-1891)
2 vol., Gottinga, 1836-1837

Gauss, uno dei più grandi matematici di ogni tempo, coadiuvato da Weber, istituì una società di importanza internazionale che per oltre un decennio pubblicò importanti studi decisivi per gli sviluppi successivi.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL TELEGRAFO ELETTRICO

TELEGRAPHS FOR THE UNITED STATES
Letter from the Secretary of the Treasury, H. R. Document No. 15
Samuel Finley Breese Morse (1791-1872)
U.S. Congress, Washington, 11 dicembre 1837

Basta il cognome per capire quanto sia importante l’opera di questo ritrattista che intrigato dalla possibilità di inviare a distanza informazioni con la recente scoperta dell’elettromagnetismo dedicò agli studi anni della sua vita, arrivando al messaggio inviato il 24 maggio 1844 da Washington a Baltimora con l’ausilio della sua invenzione.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


ELETTRO-MAGNETISMO E LUCE

A DYNAMICAL THEORY OF THE ELECTRO-MAGNETIC FIELD
Transactions of the Royal Society
James Clerk Maxwell (1831-1879)
Londra, 1865

Tra i maggiori scienziati di tutti i tempi, Maxwell, spinto dall’intenzione di tradurre in matematica le recenti scoperte sull’elettromagnetismo, sfruttò le sue eccezionali capacità di teorico per porre le basi della teoria cinetica dei gas e quella del campo elettromagnetico, oltre che per contribuire in modo sostanziale alla termodinamica e all’astrofisica, avanzando l’ipotesi della similitudine dei fenomeni elettromagnetici con la luce.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL TELEFONO

RESEARCHES IN TELEPHONY
Proceedings of the American Academy of Arts and Sciences
Vol. 12
Alexander Graham Bell (1847-1922)
Boston, 1876

William Osler, il padre della medicina moderna, disse: “Nella scienza il merito va all’uomo che convince il mondo, non all’uomo a cui è venuta l’idea per primo”. Dalla pubblicazione di Heralds of Science passeranno quasi cinquant’anni fino alla risoluzione n. 269 del Congresso americano dell’11 giugno 2002 che darà a Meucci i meriti dell’invenzione del telefono. Quindi più che normale che sia incluso questo testo di colui che, anche se in modo controverso, ha posto le basi dell’industria telefonica.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


MENLO PARK

ELECTRIC LAMP, U.S. Patent No. 223,898, issued Jan. 27, 1880
Thomas Alva Edison (1847-1931)

Le invenzioni uscite dal laboratorio di Edison di Menlo Park nel New Jersey sono tantissime. Incalcolabile l’eredità di queste opere dell’ingegno umano, tra le quali lampadina a incandescenza e fonografo.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


ONDE HERTZIANE

UEBER SEHR SCHNELLE ELECTRISCHE SCHWINGUNGEN
Annalen der Physik und Chemie
Volume 267, Issue 7
Heinrich Rudolf Hertz (1857-1894)
Lipsia, 1887

Comunicazioni radio, televisione, radar bastano come esempi di tecnologie che sfrutteranno le onde che per un po’ porteranno il suo nome. La dimostrazione che Maxwell aveva ragione nelle sue teorie e che le onde elettromagnetiche si propagano alla velocità della luce e possono essere riflesse, rifratte e polarizzate.
(da vendita online.)


TECNOLOGIA SENZA FILI

IMPROVEMENTS IN APPARATUS EMPLOYED IN WIRELESS TELEGRAPHY
Patent No. 29306, dated Dec. 10, 1897
Guglielmo Marconi (1874-1937)
Londra, 1899

Lavorando sugli studi di Hertz, Branly, Lodge e altri, Marconi arrivò al suo apparato che farà la storia delle comunicazioni e non solo.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)