Geografia femminista; I biglietti monetari parlanti; Bombe per catturare furiosi (1914)

Voci dalla rubrica “Varietà”, da Rivista Enciclopedica Contemporanea, 1914.

Geografia femminista. — Così intitola un suo articolo una scrittrice di cose femministe.
«Gli atlanti di geografia politica ed economica dovranno ben presto aggiungere una nuova carta: quella dei paesi dove la donna ha il voto.
«Le innovazioni — soggiunge quella scrittrice — saranno assai più rapide che quelle ad esempio della densità della popolazione. Perciò quella carta dovrà essere tenuta al corrente fino al giorno forse non lontano In cui tutti i paesi avranno concesso il voto alle donne».
Secondo quella scrittrice si dovrà indicare col colore verde quel paese in cui le donne votano.
E allo stato attuale i paesi che avrebbero un campo molto verde sarebbero quelli australiani.
Infatti nella Nuova Zelanda le donne hanno il voto dal 1898, nell’Australia dal 1895, nei sei stati della Confederazione Australiana dal 1907.
In questi ultimi paesi anzi le donne votano non solo alle Camere particolari ma anche al Parlamento Federale australiano.
Secondo i disegni delle donne americane i paesi dove le donne esercitano il suffragio completo sono indicati col colore bianco, per quelli dove la donna non ha che diritti parziali il colore è grigio; quei paesi dove le donne non votano son distinti dal colore nero.
Gli Stati bianchi per ordine cronologico sono il Wyoming (1869), il Colorado (1893), l’Utah e l’Idaho (1896), il Washington (1910), la California (1910), l’Oregon (1911), l’ Arizona e il Kansas (1912), il territorio d’Alaska (1913), l’Illinois (Luglio 1913). Essi occupano principalmente il nord-ovest della Repubblica transatlantica.
Nel mondo antico la carta è tutta nera; nell’Estremo Oriente le provincie di Canton si vantano di aver concesso il voto e le cariche alle donne fin dal 1912. Nell’Europa soltanto i paesi del nord han dato il voto alle donne; nell’Isola di Mann dal 1903, in Finlandia dal 1905, in Norvegia dal 1907.
E quali i risultati della concessione del voto alle donne? ci si domanda. Si sono ottenute delle notevoli leggi specialmente in quanto riguarda la difesa della donna e dell’igiene.
In particolare le donne elettrici ed elette si sono dedicate alla piaga della mala vita prestando laddove occorreva valido aiuto, alle polizie e cercando di ricacciare nelle sue tane il lugubre vampiro dell’umanità.
Poi si ebbero leggi benefiche contro l’alcoolismo, si votarono misure speciali contro il disordine igienico diciamo così di parecchie città.
Il risultato, dicono gli ottimisti, fu meraviglioso.
In un anno la mortalità dei bambini si è ridotta del 50 %. Ci permettiamo osservare, senza dubitare dei benefici effetti della legge, che i risultati non contano se misurati su di un solo anno. Ma comunque sia, benefici si ottennero e noi non opporremo l’odioso sorriso dello scherno alle opere di chi in maggiore o minor misura ha saputo arrecare un beneficio all’umanità. Fosse pur piccolo questo beneficio, purché beneficio sia, noi non faremo altro che inchinarci. Non solo ma anche applaudire; purché l’umanità progredisca veramente noi non cercheremo se sarà per opera dell’uomo o della donna. Dopo tutto meglio se l’uomo avrà nella donna un serio alleato. I nemici da combattere sono tanti!”


I biglietti monetati parlanti. — Un ingegnere elettro-chimico inglese, A. E, Bawtree, che nella sua patria è considerato come un’autorità in materia di banconote, ha escogitato un sistema per riconoscere i biglietti veri dai falsi, grazie al quale i primi enuncerebbero a voce alta e intelligibile il loro valore rispettivo.
Eccone una breve descrizione secondo un articolo di V. Forbin.
L’invenzione del Bawtree concerne due punti:
la fabbricazione di biglietti di banca dai margini dentellati in una maniera apparentemente irregolare ma che corrispondono a onde sonore determinate, e la costruzione di piccoli fonografi speciali che permettono di udire i suoni corrispondenti a tali onde.
In Italia, i biglietti hanno gli orli rettilinei: ma in Inghilterra, in Germania, in America, dove son stampati su carta a mano, li hanno irregolari. In Inghilterra, ad esempio, sarebbe impossibile trovar due banconote identiche e soprapponibili. Il Bawtree propone di «regolare coteste irregolarità» onde porre un serio ostacolo all’audacia sempre crescente dei falsificatori.
Per mezzo di un processo di fotoincisione egli ottiene una matrice il cui orlo, con i suoi zig-zag e le sue curve, rappresenta esattamente la linea tracciata dalla punta di un fonografo cui siano fatte registrare, per esempio, le parole five pounds (cinque sterline). Con l’intervento di una macchina semplicissima è facile riprodurre su uno o più orli della carta destinata a diventare un biglietto da cinque lire, tali zig-zag e tali curve.
Per udire il biglietto autentico pronunciare queste magiche parole testimoni della sua onesta fabbricazione l’inventore ha immaginato un apparecchio speciale. Esso consiste in un grammofono assai semplificato, la cui punta segue la sinuosità del margine: i suoni determinati sono emessi in un tono abbastanza alto perché l’osservatore li percepisca tenendo agli orecchi due tubi acustici, mentre fa scivolar la carta tra due lastre metalliche. Se il biglietto resta muto vuol dire che è falso.
Il Bawtree consiglia anche l’impiego di matrici metalliche che riproducano esattamente le sfrangiature dei biglietti autentici. Sovrapponendole a un biglietto dubbio, è facilissimo vedere se tali sfrangiature si corrispondono.
In poche parole, il Bawtiee propone, con un metodo ingegnoso non meno che semplice, di complicare l’opera dei falsificatori, ora specialmente che i progressi della foto-incisione forniscono loro i mezzi d’imitare le banconote perfettamente.”


Bombe per catturare i furiosi. — In seguito agli arresti drammatici, avvenuti recentemente in lancia, dei noti briganti Garnier e Bonnet, il direttore del Laboratorio municipale di Parigi, Kling, ha escogitato un metodo facile ed efficacissimo per catturare entro le case e senza alcun pericolo, i malandrini e i pazzi furiosi. Egli ha fatto delle cartucce entro cui è rinchiuso un liquido asfissiante : una specie di pistola lo lancia, ma in modo che colpiscano non l’individuo che si vuole arrestare, sibbene un’oggetto a lui vicino. La cartuccia, al contatto, esplode, e subito si vaporizza il liquido ch’essa racchiude, sviluppando dei gas irrespirabili e così irritanti per le mucose che tolgono al forsennato ogni velleità di resistenza.
Il metodo del Kling sarà bene accolto anche da quelli che pensano che ai malfattori non si debba fare alcun male, nemmeno lieve, perché l’effetto dei vapori è passeggiero, ed essi non producono alcuna lesione. È stata appunto questa innocuità che ha spinto un direttore d’ asilo, Marcel Briand, a farne uso per le catture degli alienati furiosi, e degli alcoolizzati pericolosi.
L’ impiego della bomba asfissiante non solo rende facilissima la cattura, ma diminuisce od elimina addirittura i rischi per chi s’incarica di siffatta operazione. Il Briand ha raccontato questo fatto. Un alienato delirante che era stato internato per minaccie contro la propria famiglia e i vicini, trovò il modo di evadere e di ritornare a casa, dove si barricò e cominciò a sparar colpi di rivoltella contro chiunque gli si avvicinasse. Occorreva arrestarlo senza indugio.
Il commissario di polizia non volle mettere a pericolo la vita de’ suoi agenti e ricorse alle bombe asfissianti. Abili tiratori sì accostarono con precauzione alla stanza dov’era rinchiuso, e spararono vari colpi. Non appena le cartucce esplosero, il demente lasciò la rivoltella e per non soffocare allo sviluppo di quel gas soffocante, corse alla finestra per scavalcarla. I tiratori lo afferrarono a tempo.
Ritornato in sé il malato narrò che quando le bombe esplosero, provò agli occhi tale irritazione, che lo obbligava a tenerli chiusi. Gli sgorgavano lacrime abbondantissime e il naso sembrava una fontanella. In men che si dica, gli parve di dover soffocare.
Lo si esaminò con cura e si osservò che non aveva riportato nessuna lesione. Le mucose erano perfettamente normali, poiché si è accertato che l’azione dei vapori è temporanea, fisiologica e non lascia traccia.
Il metodo del Kling è dunque assolutamente innocuo e può essere adoperato senza timore.”