Bern Dibner e gli “Araldi della Scienza” – Parte 4 – Elettricità e Magnetismo

Quarta parte dedicata ai testi selezionati da Bern Dibner per il suo libro Heralds of Science, pubblicato nel 1955, scelti tra quelli a disposizione all’epoca alla Burndy Library di Norwalk, Connecticut.


(Per un’introduzione alla serie di articoli vi rimandiamo alla parte 1:
https://www.scienzaestoria.it/bern-dibner-e-gli-araldi-della-scienza-parte-1-astronomia/)


IL MOTO MAGNETICO

DE MAGNETE, SEU ROTA PERPETUI MOTUS
Peregrinus (Petrus Maricurtensis) (XIII secolo) [Pierre de Maricourt]
Augusta, 1558

La costruzione della bussola e il suo uso per la navigazione, il tentativo di moto perpetuo con l’uso di un magnete, storico e importantissimo lavoro di scienza sperimentale.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’INCLINAZIONE MAGNETICA

THE NEW ATTRACTIVE CONTAINING A SHORT DISCOURSE OF THE MAGNES OR LOADSTONE: AND AMONGST OTHER HIS VIRTUES, OF A NEW DISCOVERED SECRET AND SUBTILL PROPERTIE, CONCERNING THE DECLINATION OF THE NEEDLE
Robert Norman (XVI secolo)
Londra, 1596

La scoperta e la prima descrizione dell’inclinazione magnetica frutto delle osservazioni di questo fabbricante di aghi per bussola.
(da vendita online di una copia dell’edizione del 1592)


MAGNETISMO ED ELETTRICITÀ

DE MAGNETE, MAGNETICISQUE CORPORIBUS, ET DE MAGNO MAGNETE TELLURE; PHYSIOLOGIA NOVA
William Gilbert (1544-1603)
Londra, 1600

Prendendo tutto quello che si sapeva fino ad allora sui magneti dagli autori conosciuti, Gilbert, trattando la forza attrattiva dei magneti, il loro orientamento verso i poli, variazione e declinazione, il loro uso per la navigazione, propose che la Terra stessa fosse un enorme magnete. Il secondo tomo è il primo testo interamente dedicato a studi su fenomeni elettrici mai pubblicato.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL PRIMO GENERATORE ROTATIVO

EXPERIMENTA NOVA (UT VOCANTUR) MAGDEBURGICA DE VACUO SPATIO
Otto von Guericke (1602-1686)
Amsterdam, 1672

Moltissime le strade che si aprirono grazie a Guericke. Nell’ambito di uno studio della natura nello spazio cosmico, fu il primo in grado, con il suo rotore sferico, di produrre scariche elettriche. Da ricordare i suoi studi sul vuoto e sulla pressione atmosferica grazie alla creazione della pompa pneumatica.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


ELETTRICITÀ NEL VUOTO

EXPERIMENTS AND NOTES ABOUT THE MECHANICAL ORIGINE OR PRODUCTION OF ELECTRICITY
Robert Boyle (1627-1691)
Londra, 1675

Primo testo sull’elettricità mai pubblicato, apparve insieme a uno sul magnetismo in un gruppo di 11 trattati scientifici. Troviamo la prova che l’attrazione è reciproca e che non viene inibita nel vuoto.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL FULMINE È ELETTRICO

EXPERIMENTS AND OBSERVATIONS ON ELECTRICITY, MADE AT PHILADELPHIA IN AMERICA
Benjamin Franklin (1709-1790)
Londra, 1751

L’invenzione del parafulmine è solo uno dei risultati scaturiti da questi studi. La deduzione della natura della scarica elettrica avrà importanza cruciale nei secoli, ed è solo uno dei contributi eterni di questo uomo di scienza ma anche politico e letterato.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA LEGGE DELL’ATTRAZIONE

MÉMOIRES SUR L’ÉLÉCTRICITÉ ET LE MAGNETISME
Charles Augustin de Coulomb (1736-1806)
Parigi, 1785-1789

In questo memorie, Coulomb, a cui dobbiamo le leggi dell’elettrostatica e della magnetostatica, descrisse la costruzione della sua bilancia di torsione per la misura della forza fra cariche elettrostatiche.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’ELETTRICITÀ ANIMALE

DE VIRIBUS ELECTRICITATIS IN MOTU MUSCULARI
Luigi Galvani (1737-1798)
Bologna, 1791

Inizialmente apparso negli annali dell’Accademia delle Scienze di Bologna, il testo che riporta la scoperta della “elettricità animale”, e che nonostante le divergenze di opinioni condurrà gli esperimenti di Volta verso la sua invenzione epocale.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA GENERAZIONE ELETTROCHIMICA

ON THE ELECTRICITY EXCITED BY THE MERE CONTACT OF CONDUCTING SUBSTANCES OF DIFFERENT KINDS
in Transactions of the Royal Sociaety
Alessandro Volta (1745-1827)
Londra, 1800

In questo documento, inviato a un suo amico come comunicazione per la Royal Society, in cui è descritta la produzione di corrente elettrica a flusso costante con la sua pila, troviamo l’inizio dell’era elettrica.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


MAGNETISMO DALL’ELETTRICITÀ

EXPERIMENTA CIRCA EFFECTUM CONFLICTUS ELECTRICI IN ACUM MAGNETICAM
Journal für Chemie und Physik, Vol. 29
Hans Christian Oersted (1770-1851)
Norimberga, 1820

Notando che l’ago di una bussola si muoveva nelle vicinanze di una corrente elettrica, Oersted scoprì il campo magnetico da essa generato. Pubblicato inizialmente a Copenhagen in Latino fu subito riprodotto e tradotto.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’ELETTRO-DINAMICA

MÉMOIRES SUR L’ACTION MUTUELLE DE DEUX COURANTS ÉLÉCTRIQUES
André-Marie Ampère (1775-1836)
Parigi, 1820

Autore di studi fondamentali in diversi campi, con la scintilla della scoperta di Oersted che riprese immediatamente, compì esperimenti volti a valutare l’esatta corrispondenza tra magnetismo e correnti elettriche e dopo una settimana produsse il primo di una serie di documenti che porteranno alle leggi delle forze che agiscono tra conduttori.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


LA LEGGE DI OHM

DIE GALVANISCHE KETTE MATHEMATISCH BEARBEITET
Georg Simon Ohm (1789-1854)
Berlino, 1827

Per molto tempo ridicolizzati, i risultati di Ohm sono la base dei circuiti elettrici. Determinando la natura del flusso dell’elettricità in un conduttore come direttamente proporzionale alla forza elettromotrice e inversamente proporzionale alla resistenza del circuito ci regalò la sua famosa legge.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’INDUZIONE ELETTRO-MAGNETICA

EXPERIMENTAL RESEARCHES IN ELECTRICITY
Trans. Royal Society
Michael Faraday (1791-1867)
Londra, 1832-1852

Il risultato di 10 anni di tentativi di produrre elettricità dal magnetismo, enunciato inizialmente in una lettura alla Royal Society del 24 novembre 1831. In seguito fu scoperta la produzione di elettricità dall’induzione elettromagnetica. A questi studi dobbiamo il concetto di campo elettromagnetico e le leggi dell’elettrolisi.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


L’AUTO-INDUZIONE

ON THE INFLUENCE OF A SPIRAL CONDUCTOR IN INCREASING THE INTENSITY OF ELECTROCITY FROM A GALVANIC ARRANGEMENT OF A SINGLE PAIR
Joseph Henry (1797-1878)
Philadelphia, 1834

Molto meno riconosciuto forse perchè poco attivo nelle pubblicazioni, anche a Joseph Henry dobbiamo studi importantissimi in materia. Scoprì l’autoinduzione come una delle prime proprietà in un circuito elettromagnetico.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL MAGNETISMO TERRESTRE

RESULTATE AUS DEN BEOBACHTUNGEN DES MAGNETISCHEN VEREINS IM JAHRE 1836-7
Karl Friedrich Gauss (1777-1855) e Wilhelm Weber (1804-1891)
2 vol., Gottinga, 1836-1837

Gauss, uno dei più grandi matematici di ogni tempo, coadiuvato da Weber, istituì una società di importanza internazionale che per oltre un decennio pubblicò importanti studi decisivi per gli sviluppi successivi.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL TELEGRAFO ELETTRICO

TELEGRAPHS FOR THE UNITED STATES
Letter from the Secretary of the Treasury, H. R. Document No. 15
Samuel Finley Breese Morse (1791-1872)
U.S. Congress, Washington, 11 dicembre 1837

Basta il cognome per capire quanto sia importante l’opera di questo ritrattista che intrigato dalla possibilità di inviare a distanza informazioni con la recente scoperta dell’elettromagnetismo dedicò agli studi anni della sua vita, arrivando al messaggio inviato il 24 maggio 1844 da Washington a Baltimora con l’ausilio della sua invenzione.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


ELETTRO-MAGNETISMO E LUCE

A DYNAMICAL THEORY OF THE ELECTRO-MAGNETIC FIELD
Transactions of the Royal Society
James Clerk Maxwell (1831-1879)
Londra, 1865

Tra i maggiori scienziati di tutti i tempi, Maxwell, spinto dall’intenzione di tradurre in matematica le recenti scoperte sull’elettromagnetismo, sfruttò le sue eccezionali capacità di teorico per porre le basi della teoria cinetica dei gas e quella del campo elettromagnetico, oltre che per contribuire in modo sostanziale alla termodinamica e all’astrofisica, avanzando l’ipotesi della similitudine dei fenomeni elettromagnetici con la luce.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


IL TELEFONO

RESEARCHES IN TELEPHONY
Proceedings of the American Academy of Arts and Sciences
Vol. 12
Alexander Graham Bell (1847-1922)
Boston, 1876

William Osler, il padre della medicina moderna, disse: “Nella scienza il merito va all’uomo che convince il mondo, non all’uomo a cui è venuta l’idea per primo”. Dalla pubblicazione di Heralds of Science passeranno quasi cinquant’anni fino alla risoluzione n. 269 del Congresso americano dell’11 giugno 2002 che darà a Meucci i meriti dell’invenzione del telefono. Quindi più che normale che sia incluso questo testo di colui che, anche se in modo controverso, ha posto le basi dell’industria telefonica.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


MENLO PARK

ELECTRIC LAMP, U.S. Patent No. 223,898, issued Jan. 27, 1880
Thomas Alva Edison (1847-1931)

Le invenzioni uscite dal laboratorio di Edison di Menlo Park nel New Jersey sono tantissime. Incalcolabile l’eredità di queste opere dell’ingegno umano, tra le quali lampadina a incandescenza e fonografo.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)


ONDE HERTZIANE

UEBER SEHR SCHNELLE ELECTRISCHE SCHWINGUNGEN
Annalen der Physik und Chemie
Volume 267, Issue 7
Heinrich Rudolf Hertz (1857-1894)
Lipsia, 1887

Comunicazioni radio, televisione, radar bastano come esempi di tecnologie che sfrutteranno le onde che per un po’ porteranno il suo nome. La dimostrazione che Maxwell aveva ragione nelle sue teorie e che le onde elettromagnetiche si propagano alla velocità della luce e possono essere riflesse, rifratte e polarizzate.
(da vendita online.)


TECNOLOGIA SENZA FILI

IMPROVEMENTS IN APPARATUS EMPLOYED IN WIRELESS TELEGRAPHY
Patent No. 29306, dated Dec. 10, 1897
Guglielmo Marconi (1874-1937)
Londra, 1899

Lavorando sugli studi di Hertz, Branly, Lodge e altri, Marconi arrivò al suo apparato che farà la storia delle comunicazioni e non solo.
(Internet Archive/Smithsonian Libraries and Archives)