Pianeti come musica

In questo diagramma, quasi una sorta di proto-piano cartesiano, tratto da un breve manoscritto realizzato in Inghilterra alla fine del dodicesimo secolo come libro di testo scientifico per monaci, pensato come compendio di conoscenza cosmologica (tratta da antichi scrittori cristiani come Bede il Venerabile, 673-735, Isidoro di Siviglia, morto nel 636 e il successivo Abbo di Fleury 945-1004 circa, i quali attinsero da fonti classiche come per esempio Plinio il Vecchio, per fondare le proprie conoscenze e adattarle ai canoni della cristianità), si possono leggere lungo la verticale sulla sinistra i nomi di Sole, Luna e dei cinque pianeti all’epoca conosciuti, mentre sulla parte superiore i nomi dei vari segni zodiacali.
Leggendo il grafico da sinistra a destra è possibile seguire il percorso di ogni corpo celeste attraverso lo zodiaco, e si può avere il senso dell’indipendenza di ogni singola orbita e del tempo che ogni pianeta impiega per effettuare un giro completo. Nel bordo inferiore da destra a sinistra troviamo dapprima la lista dei vari corpi con le loro distanze tra loro indicate come valori musicali (un tono, una semitono, o tre semitoni) e una spiegazione del rapporto numerico come proporzioni della distanza Terra-Luna (“Dalla Terra alla Luna ci sono 125 mila stadi, il doppio dalla Luna al Sole e tre volte dal Sole ai segni”).
qui disponibile il manoscritto completo:
https://www.wdl.org/en/item/13015/view/1/1/
qui disponibile il commentario al manoscritto:
https://thedigitalwalters.org/…/html/W73/description.html
Nota: uno “stadio” equivale a 600 piedi greci, una distanza equivalente circa tra i 158 e i 185 metri.